STORIA E TERRITORIO

 

Pillole di storia su:  Tollegno

Superficie ettari 338 - Da Biella km. 4,1 - Abitanti (al 1 gennaio 2020) n. 2484.

Centro Paese m. 536  -  Cimitero m. 484 – C. Sorte m. 515 – Bazzere m. 642 – Carameletto m. 770 – Cima Cucco m. 1288.

Il territorio scende da Cima Cucco, attraverso l’altopiano delle Bazzere, tra il Rio Stono, che lo divide da Pralungo e il Torrente Cervo, che, da La Polla di Sagliano Micca lo accompagna fino alla confluenza del Rio Stono, ai confini di Biella e lo separa da Andorno.

E’ un industre paese, sede di importanti stabilimenti lanieri, posto allo sbocco della Valle del Cervo.

Confina con Pralungo, Sagliano Micca, Andorno, Biella.

L’economia del paese è essenzialmente industriale; le numerose fabbriche danno lavoro alla popolazione locale e a quella dei paesi circonvicini.

Nel passato, era largamente coltivata la canapa, per l’estrazione della fibra tessile, che veniva anche lavorata in paese.

Dell’esistenza di antichi battitoi per la lavorazione della lana e della canapa, ne fa fede un documento dell’Archivio Comunale di Biella, del 19 o 20 novembre 1209: “vendicionem et datum ad proprium fecit Petrus Mulinarius de Tolengno, salvo tamen iure S. Stephani, in manu presbiteri Iohannis de Tolengno, ad nomen S. Germani, nominatim de tota sua parte cuiusdam sediminis, molentini et batenderii cum rodia quam est visus tenere ac possedere in loco et territorio Tolengni, cui coheret ab una parte Sarvus, ab alia Germani Cope et (si) ibi alie coherencie”.

Storia
Stemma comunale. Partito: al primo d’argento a un monte a tre cime all’italiana, sormontato da due cotisse azzurre, ondulate; al secondo di rosso, al telaio d’oro che tesse una pezza di panno azzurro. (Decr. Pres. 20 settembre 1955).

Tollegno faceva parte del Comitato di Vercelli, sotto il dominio dei Signori di Tollegno. L’imperatore Ottone I, con suo diploma del 30 settembre 962, lo concesse in favore del Conte di Vercelli Aimone.

Il 1° novembre del 1000, con diploma dello stesso imperatore, fu donato al vescovo di Vercelli.

Il 22 aprile 1243, il cardinale Gregorio di Montelungo, legato pontificio, lo vendette al Comune di Vercelli, ma tale vendita non fu ratificata dal vescovo.

Il 23 gennaio 1321, durante le guerre tra guelfi e ghibellini, il Comune di Vercelli e tutta la parte guelfa degli Avogadro, causa “…oppressionibus persecutionibus tiranni perfidi Mathei Vicecomitis Mediolani eiusque seguacium et fautorum…”, dovendo contrarre un mutuo di 500 lire pavesi, per riparare le fortificazioni della città, cedettero, a titolo di garanzia, il feudo di Tollegno con il mero e misto imperio, giurisdizione e onoranze a Simone Avogadro di Collobiano.  Il 26 febbraio dello stesso anno, il Vescovo Umberto ratificò il contratto riconoscendo l’utilità e l’opportunità, che dallo stesso deriverebbe alla Chiesa di Vercelli.

Il 13 dicembre 1379, Tollegno si diede al Conte Amedeo VI.

Il Conte Amedeo VIII lo donò, il 1° ottobre 1422, con Miagliano a Pietro Bertodano, Conte Palatino.

Tollegno fu eretto in contea il 3 novembre 1573 e primo Conte fu il feudatario Alberto Bertodano.

I Bertodano tennero Tollegno fino alla soppressione della feudalità.

Si estinsero nel 1859 con la morte di Laura,  figlia del conte Raffaele (+1826) e moglie del cav. Clemente Villani.

Ebbe vasta eco l’uccisione di cinque abitanti di Andorno e Miagliano, prelevati dai nazi-fascisti nel Presidio di Andorno e fucilati il 24 marzo del 1944 nello stesso luogo, il cimitero di Tollegno, dove erano stati pochi giorni prima uccisi tre “repubblichini”.

Uomini insigni

Bertetti D. Vitale (1811-1882), “per oltre 40 anni maestro del Comune natio, i suoi lavori in plastica, ammirati nell’esposizione biellese dell’84, or sono ornamento di numerose Chiese”.

Craveia Giuseppe (1821-1891). Capitano d’artiglieria, prode veterano delle guerre d’indipendenza; pluridecorato al valor militare.

Serra Gaspare (n. 1675) abile scultore in legno. E’ opera sua il coro di Mosso S. Maria (1751). Il figlio Germano (n. 1722) continuò l’arte del padre.

Note d’arte


 Antica Chiesa Parrocchiale (ora di proprietà del DocBi Centro Studi Biellesi) e campanile romanico, con porta e architrave intagliato.

Pulpito e confessionali nella chiesa Parrocchiale, dove vi sono pure quattro altari del sec. XVII, trasportati dalla vecchia Chiesa Parrocchiale.

Parrocchia
 

 

L’antica Chiesa di Tollegno (alla quale era unito anche Prolungo) dipendeva dalla Pieve di S. Stefano di Biella.

Nel Medio Evo si formò l’attuale Parrocchia.

Il Patrono è San Germano vescovo di Auxerre (celebrato l’ultima domenica di luglio).

 Notizie tratte da: 

Crovella V. - Torrione P., Il Biellese - Ambiente uomini opere, Biella, Centro Studi Biellesi, 1963

 N. B. Il testo, sebbene riprodotto in parte, è stato riportato fedelmente. Gli unici aggiornamenti apportati riguardano il numero degli abitanti e l’indicazione della proprietà dell’antica chiesa parrocchiale